27/09/2023
Due presidenti: le parole del presidente dal numero 55 di Concordia

Il 21 luglio scorso si è tenuta a Roma l’Assemblea annuale di Federcasse, che ha avuto l’onore di accogliere il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa la prima parte del suo intervento:

“In economia - come in ogni ambito della vita di qualsiasi società - gli strumenti che vengono, di volta in volta, apprestati corrispondono al soddisfacimento di bisogni e di aspirazioni. E, quando si tratta di strumenti collettivi, rispondono ad ansie di crescita di ceti sociali che propongono e accompagnano le trasformazioni di una società.

È questa la storia del sistema delle banche cooperative, delle casse rurali, sorte nelle periferie dell’Italia unificata per consentire a persone - i cui diritti erano solo formalmente riconosciuti nello schema dello Stato liberale ottocentesco, con ceti ai margini dalla vita civile - di divenire eguali agli altri. Eguali ai componenti degli ambienti di chi poteva avere titolarità di diritti di proprietà, di chi poteva votare, di chi poteva inviare i figli all’istruzione.

In definitiva, le casse sono state strumento di inclusione nello Stato unitario e hanno contribuito alla integrazione della società, allo sviluppo dei territori, della vita delle famiglie, rappresentando un momento fondamentale di sostegno allo sviluppo dell’Italia come oggi la conosciamo. … …

… … Ecco allora che l’orgoglio con cui celebrate i 140 anni dalla nascita della prima cassa rurale, a Loreggia, per iniziativa di Leo Wollemborg, viene alimentato dalla vostra attualità nell’attività svolta, centrata, ancora, nel servizio e nel sostegno alla popolazione delle aree interne del nostro Paese, in controtendenza rispetto al fenomeno della “desertificazione” bancaria che potrebbe sembrare inarrestabile.

È significativo sapere che i cittadini di 723 Comuni hanno, come unica presenza bancaria, una banca cooperativa; e che un terzo degli sportelli è collocato in Comuni delle aree cosiddette interne.

Si tratta di una funzione economica, si tratta di una funzione sociale, si tratta di un impegno nel solco dell’applicazione delle norme della Costituzione: per queste funzioni la Repubblica vi è riconoscente”.

Qui il Presidente Mattarella ha dovuto interrompersi per gli applausi.

Un paio di mesi prima, il 10 maggio, Bepi Tonello, presidente di Codesarrollo, si era così rivolto alla Federazione Lombarda delle BCC:

“Sono qui per ringraziare. Il progetto Microfinanza Campesina in Ecuador è nato in Lombardia nel maggio 2001.

In Lombardia sono state pensate e messe in pratica le più importanti modalità di intervento: i pools regionali di finanziamento, le azioni di donazione, la partecipazione azionaria per l’aumento del capitale sociale, l’assistenza tecnica ai campesinos (progetto agricolo) e a CODESARROLLO, le donazioni in caso di catastrofe (terremoto, inondazioni, fenomeno del Niño) ed emergenza (COVID), ecc.

Anche se non ho i numeri precisi, posso affermare che alla Federazione e alle BCC della Lombardia corrisponde circa il 40% di ciò che si è fatto in Italia per il progetto Microfinanza Campesina in Ecuador. Si tratta di numeri grandi e di idee vincenti”.

Di cosa parlano questi due interventi così distanti nel tempo e nello spazio? Parlano di “prossimità”, di quella prossimità che le BCC in Italia e Codesarrollo in Ecuador vogliono mantenere viva e attiva perché rappresenta l’essenza della cooperazione e, come dice il Presidente Mattarella, “Si tratta di una funzione economica, si tratta di una funzione sociale, si tratta di un impegno nel solco dell’applicazione delle norme della Costituzione“.

Si tratta, potremmo concludere, di continuare a fare ciò che la BCC di Cantù fa dal 1907.