25/03/2020
IL VECCHIO E IL NUOVO: le parole del direttore generale dal numero di Marzo di Concordia

Ogni inizio d’anno è carico di speranze e spesso di novità. Non ha fatto eccezione questo 2020, anche se le novità, purtroppo, sono quasi tutte di segno negativo. Però, poiché scrivo queste note circa un mese prima dell’uscita di Concordia, credo opportuno non commentare le questioni sanitarie o dei mercati finanziari, che potrebbero entrambe evolvere in maniera ad oggi non prevedibile (ma si spera in modo positivo).

Senza gli “imprevisti” che tutti conosciamo, avrei aperto questa pagina con uno sguardo al 2019 sull’andamento della nostra Banca. Credo sia opportuno riassumere ciò che in dettaglio verrà presentato all’assemblea dei primi di maggio: buona crescita della raccolta (i risparmi depositati dai soci e dai clienti), tenuta degli impieghi (i prestiti alla clientela), ulteriore miglioramento delle coperture prudenziali sui crediti anomali, ampia tenuta del risultato economico, indice di solidità (CET 1) ancora migliore di quello già alto del 2018.

In questo 2020, al di là delle “emergenze” che saremo chiamati ad affrontare, siamo impegnati a migliorare, tra i tanti, alcuni aspetti piccoli ma importanti nell’operatività dei nostri clienti. Ad esempio, proponendo la graduale sostituzione delle carte di credito “vecchio stile” con quelle di nuova emissione, cosiddette “contactless”. Tra i tanti vantaggi del passaggio da vecchio a nuovo troviamo, anzitutto, la possibilità di controllare l’utilizzo della carta direttamente dall’applicazione Relax Banking (la nostra banca elettronica, o banca on-line che dir si voglia). Oltre a ciò, la tecnologia contactless permette di effettuare i pagamenti nei negozi (e in molti parcheggi, come quello accanto al Tribunale a Como) di importo fino a 25 euro senza dover digitare il codice PIN. Una “comodità” che diventa grande risparmio di tempo nella Metropolitana di Milano, alla quale si accede senza biglietto semplicemente cercando, tra i tornelli d’ingresso, quello dotato dell’apposito lettore di carte (non si può sbagliare: è una scatoletta grigia ben visibile): si appoggia la carta di credito e il tornello si apre. All’uscita, stessa procedura, passando dal tornello con la “scatoletta”. Perciò, niente più perdite di tempo per acquistare i biglietti o per stamparli alle macchine automatiche (automatiche sì, ma un po’ lente).

L’invito dunque è, quando passate in banca per qualsiasi motivo, di chiedere la sostituzione della carta di credito (se non l’avete già!) con la nuova contactless, chiedendo anche di verificare se sono attivi i messaggi delle notifiche di spesa, via sms o, meglio ancora, tramite l’app MyCartaBCC. Sembra complicato, ma è più facile farlo che scriverlo (che non è la mia specialità).

In ogni modo, anche se superfluo, lo ricordo sempre: per le carte di credito e bancomat, per usare le apparecchiature self service, per ogni necessità di chiarimenti o informazioni, i collaboratori delle nostre filiali sono sempre a disposizione per un appuntamento, un colloquio, uno scambio di idee.

Gianbattista Lanzi, direttore