28/06/2022
Sostenibilità: le parole del presidente dal numero di Giugno di Concordia

Ai primi di giugno ero a Stoccolma, capitale del Regno di Svezia, non per diletto ma per obbligo. Come forse qualcuno sa, sono stato chiamato dalla Capogruppo Iccrea a ricoprire la carica di presidente di BCC CreditoConsumo, lasciando quindi l’incarico di consigliere dell’Iccrea stessa. Questa società si occupa esclusivamente dei prestiti personali per i clienti delle BCC, con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di un approccio consapevole al credito, improntato a criteri di correttezza e chiarezza. La nostra Banca lo scorso anno ha perfezionato con BCC CreCo circa 7,5 milioni di euro di prestiti. Come ho avuto modo di dire all’inizio delle due giornate svedesi parlando ai 75 direttori presenti, BCC CreCo fa quello che le nostre banche hanno sempre fatto, cioè quei finanziamenti, spesso di piccolo importo, che permettono a una persona o a una famiglia di realizzare un progetto, acquistare un bene, migliorare la propria abitazione, pagare gli studi dei figli o, anche, superare una temporanea difficoltà finanziaria. Poiché i tempi sono cambiati e le regole sono diventate più complesse, l’attività di erogare “piccoli prestiti” deve essere affrontata con un approccio tecnicamente evoluto, direi “industriale”, e capacità di analisi del rischio rapide ed efficaci per dare risposte in tempi brevi. Cose difficili per una singola BCC (per quanto grande e strutturata) ma non per una società specializzata come è appunto CreCo. Come ho scritto prima, a Stoccolma c’erano 75 direttori di BCC, convocati dalla Capogruppo per illustrare i risultati ottenuti da CreCo stessa, da BCC Risparmio&Previdenza (Risparmio gestito e Previdenza complementare) e da BCC Servizi Assicurativi (BCC Vita e BCC Assicurazioni), oltre che per tracciare le linee di sviluppo e gli obiettivi del prossimo triennio.
Perché Stoccolma? Non solo perché in questa stagione le giornate sono lunghissime (il sole tramonta alle 22 e sorge alle 3.30) e perciò avevamo più tempo per lavorare (beh, si fa per dire... ) ma perché la capitale della Svezia è campione assoluto nel campo della sostenibilità: l’energia consumata a Stoccolma proviene praticamente tutta da fonti rinnovabili e i rifiuti solidi sono riutilizzati pressoché per intero, tanto per fare un paio di esempi. Certo, è un obiettivo conseguito iniziando a pensare all’ambiente molti anni fa, ma è la dimostrazione che la “sostenibilità” si può raggiungere, se si vuole e ci si impegna.
Già, sostenibilità. Una parola che, in generale, rimanda ai temi dell’ambiente e dell’inquinamento. Più corretto è invece parlare di Sostenibilità ambientale (responsabilità nell’utilizzo delle risorse), Sostenibilità economica (capacità di generare reddito e lavoro), Sostenibilità sociale (sicurezza, salute, giustizia e ricchezza). Ragionando più in generale c’è però una definizione che aiuta a riflettere sui comportamenti di ciascuno: sostenibilità significa soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura.
Ecco dunque che la sostenibilità investe gli aspetti della nostra vita quotidiana, delle nostre azioni e dei nostri comportamenti, compresi quelli economici e finanziari: la mia banca è sostenibile? La mia banca si preoccupa del futuro o solo del presente? La mia banca consuma risorse o ne risparmia in quantità adeguata ad assicurare un futuro che si appoggerà su basi solide (patrimonio), con giusta redditività (orientata a sostenere la crescita del patrimonio) e con una corretta attenzione agli aspetti sociali (salute, emarginazione, disabilità, cultura)?
Nelle pagine di questo numero, da quelle dedicate al bilancio, economico e sociale, a quelle riservate agli interventi sul territorio e alle iniziative piccole e grandi, ci sono un po’ di risposte. Buona lettura.