10/12/2020
FUTURO E FUTURI: le parole del presidente dal numero di Dicembre di Concordia

Nelle pagine dedicate ai Premi di Studio “Giovanni Zampese” di questo numero, composto – come quello di giugno – superando gli intralci causati dal distanziamento (a protezione nostra e del nostro prossimo), troviamo parole che meritano di essere lette con attenzione. Le riflessioni della nostra collega Veronica Giussani e la pagina dedicata alla dottoressa Anna Cappelletti, laureata nell’anno 2000 con specializzazione in malattie infettive, suggeriscono un paio di considerazioni.

La prima riguarda il messaggio che, anno dopo anno, queste ragazze e questi ragazzi esprimono in modo evidente: noi abbiamo fatto il nostro dovere e vogliamo continuare a farlo per costruire un futuro migliore. E l’esempio della dottoressa Cappelletti è solo uno tra i tanti che potremmo citare.

La seconda è relativa all’impegno che la nostra Banca dedica ai Premi “Zampese”. Dal 1999 ad oggi sono stati assegnati 4223 riconoscimenti per 2.100.000 euro. In una visione di bilancio contabile, questo importo verrebbe registrato nel Conto economico come un “costo”. Ma nella più coerente visione di una banca di comunità, i due milioni e centomila euro sono un “investimento” effettuato al fine di costruire il bene comune, custodirlo e consegnarlo alle generazioni future.

Dalla scuola allo sport. Questo numero era già impaginato quando la RAI ha trasmesso la finale della Coppa Italia di basket in carrozzina, giocata a Grottaglie il 14 novembre e conquistata dalla Briantea84 di Cantù per la settima volta. Lo scrivo qui per due motivi. Il primo perché la Briantea84 è una società sportiva totalmente orientata agli sport per disabili (oltre al basket in carrozzina anche calcio, pallacanestro, nuoto e atletica) che merita tutto il nostro affetto e sostegno.

Il secondo perché sulle maglie di gara, proprio sopra le spalle degli atleti, c’è il logo della nostra BCC. A tutti noi fa piacere immaginare che quel logo (insieme alle braccia di atleti straordinari) abbia “spinto” le carrozzine verso questo ennesimo, splendido successo.

Studenti, medici, banca, sportivi. Soggetti diversi, accomunati dall’impegno di cambiare in meglio il contesto nel quale si trovano ad operare, in una visione di futuro più equo e sostenibile, in una parola: più civile e, aggiungiamo, più cooperativo.

Gli studiosi del futuro sostengono che si dovrebbe parlare di “futuri” al plurale, non solo perché il futuro è incerto, ma perché lavorare con scenari alternativi ci aiuta a scegliere il domani che vogliamo realizzare. In sostanza, abbiamo la conferma di ciò che già sappiamo: siamo noi stessi gli artefici del nostro futuro e, tra i diversi futuri disponibili, dobbiamo saper scegliere bene.

Che la Luce del Natale possa aiutarci in questa scelta e donarci uno spazio di serenità tra le mille difficoltà di questo periodo. È questo l’augurio che, insieme ai vicepresidenti Gianbattista Lanzi e Paolo Bernasconi, ai consiglieri e ai sindaci della nostra BCC, desidero porgere ai colleghi, ai clienti e a tutti i soci.

Angelo Porro, presidente