25/03/2021
CON LO SGUARDO AL DOMANI: le parole del direttore generale dal numero di Marzo di Concordia

Se guardiamo al 2020, pesantemente condizionato dagli effetti della pandemia, non possiamo certo meravigliarci per la riduzione del PIL del nostro Paese, in termini percentuali pari all’8,8%, il dato peggiore degli ultimi 60 anni e superiore anche a quello registrato all’apice della crisi finanziaria del 2008. Se a questo dato, che fotografa un’annata del tutto particolare, aggiungiamo la perdita di competitività rispetto agli altri partner europei che dura da molti anni e la dimensione del debito pubblico italiano, abbiamo una fotografia dai contorni incerti e, soprattutto, tante situazioni che pongono interrogativi sul nostro futuro, in particolare su quello dei nostri giovani.

Ma la storia, l’esperienza, la vita stessa ci inducono a guardare avanti con fiducia nelle nostre capacità ed energie, ognuno nel proprio ambito di competenza, per recuperare il terreno perduto.

Guardare avanti, dunque. A livello mondiale si ravvisano i primi segnali di ripresa dell’economia, che saranno ancora più evidenti man mano che la battaglia contro il virus volgerà al termine. Le previsioni degli economisti, seppure disomogenee per settori e paesi, sono incoraggianti e contemplano anche una ripresa dell’occupazione. Di questa vicenda rimarrà certamente un più spiccato orientamento all’automazione del lavoro, alle tecnologie digitali e, ce lo auguriamo, una maggior attenzione e rispetto per l’ambiente.

Al contesto “avverso” del 2020 la nostra Banca ha reagito, come detto in più occasioni, con impegno, capacità di adattamento, flessibilità e determinazione, impiegando tante energie nella riorganizzazione del lavoro, a tutela dei dipendenti e dei clienti. Non vorremmo ripetere numeri già noti, ma forse sono utili per comprendere lo sforzo operativo, organizzativo e finanziario messo in campo.

Nell’anno “terribile” che abbiamo vissuto, la nostra Banca ha effettuato nuove concessioni creditizie per oltre 380 milioni; si é dato respiro finanziario a famiglie e imprese sospendendo il pagamento della quota capitale di 3.507 mutui, per un ammontare di 534 milioni; altri 170 mutui per 67 milioni hanno ottenuto l’allungamento della durata; nell’ambito del massiccio piano di interventi governativi, assistiti da garanzia dello Stato, sono state erogate 2.055 pratiche di finanziamento, impegnative per gli aspetti formali e burocratici, per complessivi 166 milioni. Un grande lavoro, dunque, a beneficio dell’economia del territorio, reso possibile dalla solida struttura patrimoniale e finanziaria della nostra Banca e dall’efficace lavoro degli uffici centrali e delle filiali.

Agli interventi finanziari, come noto, si è affiancato il sostegno alle iniziative sociali, sanitarie, culturali e sportive (per quello che si è potuto fare nell’anno del lockdown) per oltre 1,5 milioni di euro. Questo importo considerevole è il valore del “bene comune” che, insieme a centinaia di associazioni, enti di volontariato, fondazioni e società sportive dilettantistiche, abbiamo “costruito” nel 2020.

Che senso avrebbe tutto ciò sotto l’aspetto economico, finanziario e sociale se non nella visione di un futuro nel quale “necessariamente” vivremo? Una visione che parte dal passato ma che, sempre, trova chiarezza e forza nelle persone, nelle famiglie, nelle aziende che insieme costituiscono quel gran bel territorio dove siamo presenti da 114 anni. E dove, insieme, continueremo a lavorare per le nostre comunità.

Massimo Dozio, direttore