14/12/2021
SI LAVORA: le parole del direttore generale dal numero di Dicembre di Concordia

Dopo i primi giorni di comprensibile disorientamento, la struttura che sostituisce temporaneamente la filiale di Cantù ha preso il suo ritmo. O meglio, i nostri colleghi da una parte e i clienti dall’altra si sono rapidamente adattati alle nuove modalità di accesso per l’operatività di sportello e per compiere tutte quelle operazioni che devono necessariamente essere fatte “in presenza”.

Ciò non ci dispensa dal ricordare che ci sono applicazioni informatiche (RelaxBanking) e aree self con apparecchiature dedicate per eseguire operazioni in autonomia. Come sempre, i colleghi delle filiali sono a disposizione per assistenza e consigli. In ogni modo, i lavori di rinnovamento del piano terreno della Sede di Cantù stanno procedendo secondo il programma stabilito, anche se è presto per fare previsioni di “fine lavori”: gli imprevisti, nelle ristrutturazioni, sono spesso dietro l’angolo.

Ragionando invece sul nostro territorio e sulla nostra attività, possiamo osservare che l’elevato livello di liquidità comune a tutto il sistema bancario, frutto in parte degli interventi finanziari assistiti dalle garanzie di Stato, si riflette in un significativo e progressivo ampliamento delle disponibilità presenti sui depositi della nostra clientela.

Siamo infatti ormai prossimi alla soglia ragguardevole dei quattro miliardi di euro di raccolta complessiva. Questo ci conforta in merito al funzionamento del nostro modello di servizio e conferma la fiducia da parte della nostra clientela.

Insieme al tema della liquidità, un argomento che anima i dibattiti a tutti i livelli – ne abbiamo scritto anche sullo scorso numero – è quello della sostenibilità, intesa come il modo in cui le aziende acquistano, producono e vendono i loro prodotti o servizi. Diventano cioè rilevanti le modalità operative delle aziende stesse, che possono influire sulle loro performance attuali e future. Questo approccio, che ha come punti cardine il rispetto dell’ambiente e delle regole di gestione societaria, l’attenzione all’economia circolare e al benessere sociale, non è una novità per le BCC né per la cooperazione in generale. Semmai la novità consiste nell’aumentata accelerazione che la Comunità Europea, e la BCE per il settore bancario e finanziario, stanno dando a questi aspetti.

Prendendo spunto da ciò che scrive il presidente nella pagina accanto, possiamo condividere il principio che essere soci o clienti della nostra Banca significa ampliarne il perimetro di operatività e, direttamente o indirettamente, promuoverne i comportamenti “sostenibili”, orientati a migliorare la capacità di stare sul mercato delle nostre aziende, a consentire alle famiglie di gestire meglio i propri risparmi oppure accedere al credito per la casa o altre necessità, a sostenere enti ed associazioni che pongono il “bene comune” al centro della propria attività.

Osservando l’orizzonte da una prospettiva di questo genere si può davvero pensare di essere parte attiva nella semina di un granello di futuro che, giorno dopo giorno, produce buoni frutti: quelli che nascono dalla pianta della cooperazione e della mutualità.

Con questi pensieri e questa visione della nostra “comunità bancaria” auguro un sereno Natale, con l’auspicio che il 2022 alle porte sia per tutti un anno migliore.

Massimo Dozio, direttore