25/06/2024
2121: le parole del presidente dal numero 58 di Concordia

I Soci che hanno partecipato all’Assemblea o coloro che hanno già sbirciato a pagina 50 conoscono il significato di questo numero.

Per gli altri dirò che rappresenta i Soci presenti a Lariofiere il 10 maggio per ascoltare e approvare il Bilancio 2023 e dare efficacia alle numerose ma non sostanziali modifiche statutarie richieste dalla Capogruppo Iccrea.

Duemila-cento-ventuno presenti fisicamente, che con le deleghe diventano 2.985, disegnano uno scenario che va ben oltre il primato storico di presenze ad una nostra assemblea e meritano qualche riflessione in più rispetto alla semplice cronaca riportata in questo numero di Concordia.

Visti con gli occhi del presidente, i 2.121 soci assiepati nel padiglione di Erba, al di là della percentuale di oltre il 28% dei 10.590 aventi diritto, stanno a significare il desiderio di ritrovarsi, di parlarsi, di stringersi le mani, di ascoltare e anche di applaudire.

Sì, applaudire. Perché non si poteva fare diversamente davanti agli annunci dati in Assemblea, presentati in dettaglio a pag. 54 e 55. Sia che si tratti della promessa di continuare a sostenere il “Progetto Silvia”, sia che si parli del contributo di 100.000 euro alla Fondazione Eleonora e Lidia, sia che si voglia riflettere su cosa significhi donare una nuova TAC alla Radiologia di Cantù, del valore di 450.000 euro e dotata di intelligenza artificiale, appaiono chiare la finalità di tutte queste iniziative: agire per il bene comune. Che, se ben si guarda, significa dare aiuto a chi, in un determinato periodo della sua vita, si trova ad affrontare situazioni di difficoltà o di bisogno, oppure a chi deve convivere con permanenti fragilità fisiche o intellettive.

Ma gli occhi del presidente hanno visto molto di più dei 2.121 soci e delle tre iniziative presentate. Nel corso del 2023 hanno visto anche la condivisione con le comunità del nostro territorio di 855 interventi per oltre 2,6 milioni di euro, hanno visto i 312 assegnatari dei Premi di Studio Giovanni Zampese, i 3.478 mutui a tasso speciale che hanno generato minori costi per 2,9 milioni di euro, le decine di enti e associazioni aiutati tramite la Fondazione Provinciale Comasca, i quarantuno eventi accolti in Sala Zampese, i tremila iscritti all’Associazione Mutualistica ConcordiaM, i sedici incontri rivolti agli studenti di alcune Scuole Medie Superiori in materia di educazione finanziaria con il coinvolgimento diretto di risorse interne della Banca.

Guardando la sala gremita, gli occhi del presidente hanno visto non un sogno, ma qualcosa di molto concreto, che consiste nel mettere in pratica l’articolo 2 dello Statuto sociale, quello che attribuisce alla Banca la finalità di “favorire i Soci e gli appartenenti alle Comunità locali nelle operazioni e nei servizi di Banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera”.

Le “operazioni e i servizi di Banca” sono riassunti nel bilancio patrimoniale ed economico. Tutto il resto dell’articolo 2 è invece illustrato nel Bilancio Sociale, che esprime il “valore aggiunto” generato dalla Banca in termini di crescita sociale e benessere economico a vantaggio delle persone, delle associazioni, delle comunità.

Antonio Genovesi (1713 – 1769), economista che può essere definito il fondatore dell’Economia Civile, ha lasciato scritto: “È legge dell’universo che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri”. Ecco, ricordiamocelo. E azzardiamo altresì che il bilancio di una Banca Cooperativa come la nostra è, prima che un elenco di numeri ordinatamente classificati, un Bilancio Civile.