14/12/2022
Verso nuove mete: le parole del direttore dal numero di Dicembre di Concordia

Il termine “desertificazione bancaria” viene usato, spesso con molta enfasi, ogni volta che una banca annuncia la chiusura di una propria filiale, riducendo in tal modo la presenza “fisica” sul territorio. Se n’è parlato, numeri alla mano, all’annuale Convegno di Studi della Federazione Lombarda delle BCC lo scorso mese di ottobre: negli ultimi 10 anni sono stati chiusi 11.231 sportelli bancari, pari al 34% di quelli in precedenza attivi. Le motivazioni sono molteplici, dalla riduzione dei costi alla possibilità di operare a distanza tramite la cosiddetta “banca elettronica” fino alla minore importanza che molte grandi banche sembrano attribuire alla “prossimità”.
La ricerca presentata al Convegno mette invece in evidenza come la prossimità sia un punto di forza delle BCC, per il loro stretto legame al territorio e alle comunità. È dimostrato, infatti, che la vicinanza “fisica” ai clienti e alle imprese, in particolare alle PMI, agli artigiani, ai commercianti, alle associazioni e, più in generale, alle persone che formano le comunità locali, facilita l’accesso al credito e permette quello scambio di relazioni sulle quali si fonda la fiducia reciproca che sta alla base dell’attività bancaria. In sostanza, i risultati della ricerca confermano – ma non avevamo dubbi in merito – la validità e l’attualità del modello operativo e cooperativo delle BCC, senza sottacere il fatto che le piccole dimensioni possono essere compatibili con redditività ed efficienza.
In una prospettiva più ampia rispetto al profilo puramente economico, potremmo affermare che la vicinanza alle comunità locali rappresenta un rilevante fattore anche ai fini dell’inclusione sociale.
Da questa consapevolezza, unita alla dimensione e alla potenzialità che la nostra BCC ha raggiunto in 115 anni di attività, è nata la volontà di ampliare la zona operativa. L’analisi del mercato di riferimento, effettuata congiuntamente alla Capogruppo Iccrea, ha individuato l’area di sviluppo sulla direttrice che da Lomazzo (dove siamo operativi da tempo con soddisfazione) porta a Saronno, con l’apertura di due nuovi sportelli a Rovello Porro e, appunto, a Saronno. In attesa che i lavori di allestimento degli uffici siano terminati, sono già stati individuati i colleghi che avranno la responsabilità di sviluppare i nuovi insediamenti. La Filiale di Rovello sarà operativa entro l’anno, mentre Saronno, di maggiori dimensioni e complessità, seguirà nei primi mesi del 2023.
L’auspicio è di poter continuare, anche nelle nuove filiali, a sviluppare il nostro modo di fare banca, operando nel solco di quella tradizione che vede la nostra BCC orientata alle istanze del territorio e alla soddisfazione della clientela dando risposte qualificate alle esigenze finanziarie. Con l’insediamento delle due nuove filiali e l’ampliamento della zona di azione, contiamo nel medio periodo di rafforzare ulteriormente i profili patrimoniale, economico e operativo della nostra Banca che, già ora, evidenziano valori significativi. I Mezzi Propri ammontano a oltre 300 milioni di euro e l’indicatore di solidità, CET1 ratio, ha superato il 26%, livello ben più alto rispetto alla media del sistema bancario nazionale. Anche dal punto di vista operativo si evidenzia una costante e progressiva crescita dei volumi di lavoro.
Poter sviluppare il nostro lavoro in territori nuovi e in nuove comunità, poter offrire sostegno alle iniziative sociali, culturali e sportive di associazioni che ancora non conosciamo, ma che impareremo a conoscere, saranno per noi gli stimoli giusti per continuare il percorso di banca cooperativa iniziato oltre un secolo fa e ancora attuale.
Con il pensiero rivolto ai soci e ai clienti di oggi e di domani, auguro un sereno Natale ai lettori, ai colleghi e a tutte le persone alle quali sta a cuore il “bene comune”, con l’auspicio che il 2023 possa riservarci qualche preoccupazione in meno e qualche speranza in più.