25/06/2021
2020 – 2021: le parole del direttore generale dal numero di Giugno di Concordia

Alla fine di aprile, nel breve intervento durante la diretta su YouTube, ho riassunto in pochi ed essenziali dati il bilancio 2020 della nostra Banca, parlando soprattutto di raccolta e impieghi (cioè depositi e prestiti), solidità patrimoniale, gestione prudente del credito e redditività. Insomma, il “cuore” economico di una banca cooperativa.

Ebbene, in un anno del tutto particolare, ormai lontano nel tempo ma ancora vicino negli effetti sulla vita di ciascuno e sull’economia, la nostra Banca ha saputo migliorare in ogni singola voce. Merito della fiducia che soci e clienti hanno verso di noi e grazie a colleghi preparati ed appassionati del proprio lavoro, ai quali va il mio personale ringraziamento.

Il dato che più è cresciuto nel 2020, tanto in termini assoluti che in percentuale, è quello della raccolta da clientela, che ha superato i 3,6 miliardi di euro. All’interno di questo importo, assume particolare significato l’incremento della raccolta indiretta che ha raggiunto il miliardo e trecentododici milioni, distribuito tra risparmio amministrato, risparmio gestito (Fondi, Sicav, Gestioni patrimoniali), polizze assicurative e Fondi pensione.

Siamo molto soddisfatti di essere riusciti, pur con le difficoltà dovute al distanziamento, a fornire la necessaria consulenza specialistica ai nostri clienti nella gestione dei propri risparmi. Soprattutto per quanto riguarda i diversi aspetti e caratteristiche di tutto ciò che va sotto il nome di “risparmio gestito” e, in particolare, per quanto riguarda i Fondi pensione. Sappiamo quanto sia determinante pensare oggi al domani esaminando le opportunità offerte dalla previdenza integrativa, sia per chi già lavora sia per i nostri figli e, parlando ai nonni, per i nipoti.

I lunghi mesi del lockdown sono stati utilizzati anche per migliorare la formazione dei colleghi e degli specialisti dei diversi settori, così che il tempo “obbligato” del distanziamento è stato ben impiegato, come abbiamo visto confermato dai volumi di lavoro sviluppati nel 2020.

Ma il tempo corre, e quando scriviamo queste note se n’è quasi andata metà del 2021. Grazie alla cautela che tutti abbiamo imparato ad usare e grazie ai vaccini le misure di distanziamento e chiusura si sono allentate. Anche le nostre filiali stanno gradualmente tornando alla normalità tanto attesa. Abbiamo però imparato che telefoni, mail, collegamenti video su smartphone e pc annullano lo spazio e accorciano i tempi per vedersi, parlarsi e lavorare efficacemente. Un vedersi e un parlarsi utilissimo quando dobbiamo decidere come investire i nostri risparmi, ragionare sul futuro e individuare le forme previdenziali più adatte alle nostre necessità. Possiamo ancora continuare ad utilizzare il telefono per parlare con il nostro referente, ma ora possiamo finalmente scegliere di andare in filiale (con la mascherina, mi raccomando!). È un suggerimento più volte ripetuto in passato, ma che mi sento di riproporre con forza e convinzione. Parlare, chiedere, farsi spiegare, pretendere che ogni particolare sia chiaro. E dopo decidere, in modo consapevole e informato.

È quella che noi chiamiamo “relazione”, ed è anche un buon modo per fare cooperazione.

Massimo Dozio, direttore